18. A Cosimo Gheri (24 novembre 1532, Roma)

Mittente
Giovanni Della Casa
Destinatario
Cosimo Gheri
Data
24 novembre 1532
Luogo di partenza
Roma
Incipit
Ho scritto a Messer Lodovico di venire se la corte viene
Explicit
o di far sì stretta la lettera ch’io non empia il foglio sì tosto.
Abstract
Nella lettera precedente (n. 18), Casa aveva invitato i due amici a recarsi a Bologna; egli è tuttavia dovuto rimanere a Roma a causa della malattia del Fanti, ora aggravata dalla gotta; perciò scrive a Gheri per sapere se e quando abbia intenzione di andare alla corte. A Bologna si è recato Gualteruzzi, così come Ercole Gonzaga e Lamphredino. Casa trasmette poi il proprio parere su una lettera del Gheri a un cardinale, avvisando però che sia per un amore che da qualche tempo gli ha preso la testa, sia perché da molti mesi non studia più, la sua opinione non andrebbe presa in considerazione. Si incoraggia il Gheri a recarsi in corte, così da incontrare il Bembo per discutere del possibile impiego a Roma. In tal caso, si potrà avere un’unica dimora nella quale vivere anche insieme al Fanti.
Nomi citati
Giovanni Agostino Fanti, Bartolomeo Lanfredini, Benedetto Lampridio, Carlo Gualteruzzi, Ercole Gonzaga, Ludovico Beccadelli, Pietro Bembo
Note
Una copia parziale della lettera (ma datata 14 nov.) è contenuta a c. 97r del ms. Chig. O.VI.80 della Biblioteca Apostolica Vaticana.
Documenti
BLO_Ital.c.25, 62r-63v
Edizioni
Opere 1733, IV, pp. 10-11
Opere 1752, II, pp. 245-246
 
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