28. A Cosimo Gheri (3 luglio 1535, Roma)
- Mittente
- Giovanni Della Casa
- Destinatario
- Cosimo Gheri
- Data
- 3 luglio 1535
- Luogo di partenza
- Roma
- Luogo di arrivo
- Bologna
- Incipit
- Se Vostra Signoria è in collera et essi adirato meco perch’io non gli scrivo
- Explicit
- et a tutti due Messer Lodovico, et Predalbino a tutti e tre.
- Abstract
- La lettera sembra essere una delle poche spedite (e l’unica conservata) in risposta alle numerose lettere che Gheri doveva aver inviato al Casa dal suo soggiorno a Predalbino: tutta la prima parte dell’epistola è occupata da scuse per questo comportamento poco cordiale. Si menziona poi il nipote Pandolfo, raccomandato dal Casa al Gheri, e si celebra Predalbino, luogo da sempre favorevole allo studio. Si evince che, insieme a Gasparo Contarini, non saranno presenti i letterati di Padova, ma non si capisce se questi dovevano recarsi a Roma o a Predalbino. Casa invierà una sua lettera latina al Gheri, ma si scusa sin d’ora poiché non sarà di elevato livello letterario. La lettera è chiusa dai saluti a Flaminio e Beccadelli, evidentemente vicini al Gheri in questo soggiorno estivo a Predalbino.
- Nomi citati
- Gasparo Contarini, Ludovico Beccadelli, Marcantonio Flaminio, Pandolfo Rucellai
- Documenti
-
- Edizioni
-
Opere 1752, II, pp. 251-252
-
- Formato TEI / XML