46. A Ludovico Beccadelli (21 luglio 1545, Venezia)

Mittente
Giovanni Della Casa
Destinatario
Ludovico Beccadelli
Data
21 luglio 1545
Luogo di partenza
Venezia
Luogo di arrivo
Trento
Incipit
Hebbi il Signor Abate Tuti con le lettere di Vostra Signoria de 14.
Explicit
1200 scudi de quali gli ho prestati io 600 per uno anno.
Abstract
La lettera si apre con un saluto a tutti i legati di Trento. Si discute in maniera articolata della questione di Luca da la Borsa, un prete omicida che i veneziani vogliono condannare a morte. L’intervento del Casa in difesa del prete sembra portare a una richiesta di grazia rivolta a Roma. Ai racconti si aggiunge una lamentela per la situazione della nunziatura veneziana: a ogni causa vinta ne corrispondono dieci da dover ingozzare. Si racconta di Lodovico dall’Arme, reclutatore di soldati alle dipendenze del Re d’Inghilterra: Casa fa seguire i 70 uomini assoldati per capire dove proseguono il proprio viaggio prima di arrivare a Calais e partire per l’Inghilterra. Il Fanti è stato male a Roma, partirà per Venezia e ha comprato una procura di Penitenzaria, finanziata per metà grazie ai soldi del Casa.
Nomi citati
Tuti (abate), Giovanni Agostino Fanti, Ludovico Dall'Armi, Luca della Borsa, Marcello Cervini, Sebastiano Foscarini, Sebastiano Veniero
Note
Lettera inedita.
Documenti
BLO_Ital.c.25, 42r-45v
Bibliografia
Dionisotti 1949
 
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