8. A Ludovico Beccadelli (1525, Badia di San Fabiano)

Mittente
Giovanni Della Casa
Destinatario
Ludovico Beccadelli
Data
1525
Note alla data
L'anno è ricavato dalla segnatura di segreteria
Luogo di partenza
Badia di San Fabiano
Luogo di arrivo
Bologna
Incipit
Noi udiamo fin qui le botte delle lance
Explicit
ha menato via l’oche alla mulinara.
Abstract
Della Casa è in campagna, alla Badia, e dice a Beccadelli di udire il frastuono provocato da una giostra tenutasi probabilmente a Bologna e alla quale il destinatario doveva aver assisito. La lettera, dai toni scherzosi e a tratti burleschi, gioca poi sul doppio senso dell’azione di «giostrare»; si invita quindi il Beccadelli a far visita all’amico. Casa giustifica le «quattro coionità» scritte all’amico imputandole alla stanchezza causata dallo studio di un testo di diritto del famoso Bartolo da Sassoferrato.
Documenti
BLO_Ital.c.25, 5r-5v
Edizioni
Opere 1733, IV, p. 3
Opere 1752, II, p. 237
Bibliografia
Tarsi 2013, 763-764
Dionisotti 1949
 
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